Come molti sanno esistono un’imposta relativa alla eredità, nello specifico la cosiddetta imposta di successione è una tassa rivolta alle persone che per l’appunto ricervono qualsiasi tipo di eredità, che si tratti di beni mobili, immobili e quant’altro.
Tassa sull’eredità
Abolita diversi anni fa ma riproposta nel 2016 e la procedura segue un trend piuttosto preciso, che procede attraverso un calcolo e diversi fattori da tenere in considerazione, principalmente due, ossia aliquota e franchigia: la prima è una sorta di percentuale sull’eredità, e sul valore della stessa va sottratta la franchigia che non è soggetta a tassazione. E’ molto importante ricordare che in base alla quantità e dalla tipologia degli eredi esistano delle condizioni particolari, ad esempio non è necessaria la dichiarazione di successione per patrimoni minori di 100.000 se non sono presenti immobili e se gli eredi sono diretti. In tutti gli altri casi l’aliquota può variare da una percentuale di 4 % fino all’8%. Generalmente infatti gli eredi definiti “diretti” (ossia figli, genitori e conuigi) possono usufruire di una franchigia di 1.000.000 euro per erede e sul rimanente l’aliquota resta del 4%. La franchigia si abbassa mentre l’aliquota di alza per i fratelli (100.000 euro e 6 %), mentre per i parenti fino al 4° grado la franchigia si annulla.
La denuncia di successione deve essere presentata tramite un Caf, un notaio o un commercialista entro un anno dal decesso, e successivamente sarà l’Agenzia delle Entrate ad effettuare il calcolo vero e proprio.