Vecchie monete asiatiche: quanto possono valere? Se ti stai facendo questa domanda, l’articolo che puoi leggere nelle prossime righe fa per te!
Monete asiatiche da collezione: cosa sapere sul valore
Non si può dare una risposta univoca alla domanda “Quanto valgono oggi le antiche monete asiatiche?”. Il motivo è presto chiarito: il toponimo Asia fa riferimento a un continente immenso, con Paesi ricchi di storia.
Alla luce di ciò, nelle prossime righe faremo solo alcuni esempi. Cominciamo dalla Cina. Le monete del Paese del Celeste Impero possono essere caratterizzate da valori divesi a seconda di aspetti come il periodo o lo stato di conservazione.
Giusto per fare uno dei tanti esempi possibili, rammentiamo il fatto che, in alcuni casi, le serie di monete bucate risalenti ai tempi della dinastia Ming (7-17esimo secolo) possono valere attorno ai 50 euro.
Come ben si sa, la storia della Cina è lunghissima. Tra le tappe che la contraddistinguono è possibile citare la dinastia Qing. Alcune delle monete risalenti a quel periodo possono essere acquistare sui siti di numismatica e di collezionismo, come per esempio Catawiki, a una cifra pari a circa 110 euro.
Monete giapponesi antiche: cosa sapere sul loro valore
Anche nel caso delle monete antiche del Giappone è possibile chiamare in causa numerose alternative, motivo per cui prenderemo in considerazione solo alcuni esempi.
Tra questi è possibile citare le monete risalenti al periodo Meiji, che va dal 1867 al 1912. I pezzi da 5 sen risalenti al 1871 possono valere attorno ai 180 euro se conservati in stato bellissimo.
A proposito degli stati di conservazione è doveroso aprire una parentesi valida non solo per le antiche monete asiatiche, ma in generale.
Farlo significa ricordare che la situazione migliore possibile è il fior di conio, una moneta che praticamente non ha mai circolato e che si contraddistingue per la semplice distinzione di tutti i rilievi. La situazione opposta, invece, è lo stato discreto.