Raramente il legame tra la situazione socio-politica internazionale e la comune vita di tutti i giorni è così percepibile come nell’attuale contesto storico, anche per la costante informazione che trapela sia attraverso la normale forma di media, che attraverso i social. La questione bollette ha iniziato a farsi “pesante” per il governo così come per la cittadinanza, che anche a causa della guerra in Ucraina ha visto salire i prezzi delle principali risorse come petrolio e gas, ed in particolare quest’ultimo, con i mesi rigidi che attendono l’Europa, così come l’Italia, che nel corso delle settimane ha stretto nuovi accordi commericali con altri paesi come l’Algeria riducendo il gas dalla Russia, ma le bollette non sono finora “calate”. Quando scenderanno?
Bollette del Gas, i prezzi quando scenderanno?
Se le fatture della luce sono state particolarmente importanti in termine di aumenti in particolar modo da settembre, per il gas la situazione è diversa e dovrebbe progressivamente migliorare come evidenziato dai dati del TTF (Title Transfer Facility), ossia il mercato di riferimento per lo scambio del gas naturale tra i più grandi e liquidi dell’Europa continentale.
Anche se i governi europei stanno hanno in programma un meeting per decidere una migliore radicazione del gas in Europa, il prezzo del metano nel continente è progressivamente calato in questa prima parte di ottobre raggiungendo i valori dell’estate corrispondenti a circa 156 euro al megawattora.
Questo potrebbe quindi portare Arera, il principale ente che calcola e regolamenta il comparto energia del paese, a determinare una condizione più tranquilla per i cittadini europei e quindi anche quelli italiani, almeno per questo inverno.
Cali sensibili dovrebbero iniziare a palesarsi con l’inizio di novembre, anche a fronte di una minore richiesta di gas russo, di cui l’Italia era uno dei principali importatori europei mentre ad oggi costituisce meno del 10 % di quello importato nel nostro paese.
Secondo l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi la crisi energetica attuale durerà comunque fino al 2024 e oltre se il nostro paese non deciderà di adattarsi anche dal punto di vista delle rinnovabili.