Bitcoin è stata la prima criptovaluta a godere di questa denominazione, ha di fatto lanciato questa categoria ed ha radicalmente cambiato il modo di intendere l’economia tradizionale, che è stata affiancata proprio dalle criptovalute. Creata nel 2009 dal tutt’ora sconosciuto sviluppatore che si è nascosto sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, ancora oggi è la criptovaluta di riferimento e tutte quelle nate successivamente in una maniera o in un altra, hanno per forza di cose attinto a piene mani dal “progenitore”. Oggi sempre più persone prendono in considerazione questo tipo di valuta, secondo alcuni studi circa il 20 % degli adulti statunitensi ha posseduto o possiede almeno un Bitcoin, quindi anche i diversi stati hanno provveduto, o sono ancora al lavoro, per regolamentare le criptovalute.
La crescita del Bitcoin
Dopo un iniziale scettiscismo (che tutt’ora perdura sopratutto negli ambienti maggiormente “conservatori” delle economie) le criptovalute, hanno gradualmente trovato sempre maggiori consensi e considerazione sia dai grandi che dai piccoli investitori. Durante periodi di crisi come quello corrente, che hanno messo in grande difficoltà i sistemi economici tradizionali, hanno dato maggior fiducia alle criptovalute, ed ecco perchè nel corso del 2020 la crescita del valore di pressochè tutte le criptovalute è sensibilmente aumentato ed è in aumento.
Calo in vista?
Tutti gli investitori, indipendentemente dalla valuta, conoscono bene il trend dei mercati e anche quello delle criptovalute è divenuto decisamente complesso: ad ogni aumento è seguita una più o meno sensibile discesa del valore, dovuta principalmente alla vendita dei titoli, anche se il trend di Bitcoin resta stabile da diverse settimane intorno ai 55mila dollari. Tuttavia alcuni esperti, come il CEO di Delta Exchange Pankaj Balani, ha “messo in guardia” gli investitori a proposito di un nuovo calo del valore del singolo Bitcoin che potrebbe riscendere intorno ai 40mila dollari, a causa di un incerto livello di supporto della piattaforma.