La lira cartacea, un po’ come tutta la carta moneta, ha avuto conceettuali e tecniche difficoltà ad affrmarsi almeno fino alla seconda metà del 19° secolo. La diffusione della carta moneta italiana è sostanzialmente iniziata con il Novecento, in particolare con la seconda metà del 20° secolo, sicuramente quello più ricco di esemplari maggiormente. Molti di questi sono entrati a far parte dell’immaginario comune come la 1000 lire Montessori, l’ultima emissione di questo taglio concepita dalla Zecca di stato. Molto prima, dagli anni 60 e 80 è stato Giuseppe Verdi ad essere presente su ben due tipologie di banconota italiana.
Hai la banconota con Giuseppe Verdi? Ecco quanto puoi guadagnare!
Giuseppe Verdi è stata sicuramente una figura dalla grande importanza artistica, sociale ma anche politica, avendo vissuto un’era estremamente importante come il Risorgimento, che ha poi portato all’istituzione dell’Unità d’Italia. Nella sua lunga e prolifica carriera, così come nella vita, Verdi si è distinto per un talento incommensurabile nell’ambito delle opere liriche e composizioni che hanno avuto anche un ruolo “unificatore” per il nostro paese.
Il volto di Verdi è stato scelto come modello per due distinte emissioni di banconota, stampate dal 1961 al 1969 e dal 1969 fino al 1981. La prima, stampata su carta filigranata di colore bianco appartiene alla prima serie che presentano un seriale tra A42 ed L43 hanno un valore variabile dai 20 fino a 350 euro, ancora più interessanti le sostitutive che hanno una Y o una X all’inizio del seriale, che indica una rarità maggiore rispetto alla media, che possono arrivare a valere fino a 400 euro. Se si tratta delle banconote Z08, Z09, Z10, X14 il valore è compreso tra i 150 d i 750 euro.
Le seconde sono state stampate su carta ocra e presentano una struttura estetica più particolareggiata. Sensibilmente meno rare della prima serie, possono far guadagnare da 50 a 500 euro se si tratta degli esemplari sostitutivi, in particolare se presentano il seriale XA E, XA F ed XA C hanno un valore da 100 a 600 euro. Meno rare le XA che terminano con M (da 50 ai 200 euro), se finisce con G o H, può far guadagnare oltre 200 euro.