Esistono delle bollette che non dovrebbero mai e poi mai essere gettate nel cestino. Il perchè ve lo spieghiamo nelle prossime righe. Fate attenzione, perchè l’errore potrebbe costarvi tantissimi soldi.
Il problema delle bollette gettate nel cestino è sempre di attualità e per questo motivo dobbiamo sempre stare molto attenti. Conservare le bollette è una delle migliori cose da fare se attiviamo un contratto con pagamenti manuali.
Bollette da non buttare mai: ecco spiegato il motivo
Perchè alcune bollette non si devono mai buttare? In questo articolo vi spieghiamo perchè dovreste assolutamente togliervi l’abitudine malsana di fare spazio sulla vostra scrivania e buttare le vecchie bollette. Accade spesso infatti che ci ritroviamo a fare pulizia in casa e ci ritroviamo con un bel malloppo di fogli da gettare: tra questi, spesso, vi sono veramente tante bollette.
Il motivo è presto detto. Buttare una bolletta significa andare a gettare anche tutto ciò che è stato appena pagato e per questo motivo non avremo più modo di dimostrare il pagamento avvenuto. Infatti è capitato spesso che, nonostante avessimo effettuato la transazione di saldo, la stessa non andava a buon fine. Nel caso in cui non abbiamo a disposizione la nostra bolletta pagata, dunque, non potremo mai dimostrare di averla realmente pagata.
E’ successo con un una nota azienda italiana. Un nostro lettore si è ritrovato a dover pagare ben 950 euro per una bolletta che era stata già pagata un anno prima. La ditta non aveva mai ricevuto il pagamento e si è vista dunque costretta a rivolgersi a dei legali per poter recuperare i soldi. Antonio, il lettore che ci ha scritto, ci ha comunicato che nonostante avesse provato a dimostrare l’avvenuto pagamento di un anno prima, non ha potuto farlo al 100% proprio perchè aveva buttato la bolletta.
In questa maniera dunque si è visto costretto a pagarvi anche la mora che nel tempo era ovviamente maturata: “la bolletta era da 280 euro ma purtroppo l’anno di ritardo ha fatto maturare gli interessi e per questo motivo sono stato costretto a pagare 950 euro”.