I gettoni telefonici, molto utilizzati in passato prima dell’avvento dei telefoni cellulari, servivano per poter chiamare persone o servizi, utilizzando le cabine che si trovavano nei paesi. Con il passare degli anni, questi straordinari gettoni, sono stati sostituiti con le carte telefoniche.
Ma chi si ritrova, ancora oggi in possesso di questi gettoni non ha idea che può ricavarci qualcosa. Ecco tutte le curiosità da sapere, prima di gettare queste storiche monete.
Di che materiale sono fatti i gettoni telefonici
I gettoni telefonici, sono fatti di diversi materiali, tra cui l’ottone, lo stagno e il rame. Erano usati in passato come sostituiti delle classiche monete o delle schede telefoniche, per poter fare una telefonata presso una comune cabina telefonica.
Il primo gettone telefonico, messo in circolazione nel lontano 1927 dall’azienda Stipel fu presentato in occasione della Fiera Campionaria di Milano. Questo particolare gettone aveva un diametro di circa 24 millimetri e fu creato unendo rame, nichel e zinco. Non era possibile utilizzare questo gettone nelle cabine telefoniche pubbliche, ma soltanto all’interno della fiera stessa.
Quanto valgono i gettoni
I vecchi gettoni telefonici, molto spesso sottovalutati e messi da parte in qualche cassetto, sono considerati dai collezionisti un oggetto di pregio. Infatti, alcuni gettoni telefonici, possono arrivare a valere fino cento euro, solo se in ottimo stato di conservazione.
Se i gettoni sono in cattivo stato di conservazione, purtroppo non hanno nessun valore economico.
Per poter verificare il valore dei gettoni che possedete, vi basterà controllare l’anno in cui è stato coniato oppure è possibile contattare un esperto del settore che verificherà tutte le informazioni consultando degli appositi cataloghi.
Monete di valore
Non solo i gettoni telefonici, ma anche le vecchie monete possono avere un alto valore economico. Infatti, alcune Lire, ma anche alcuni euro, sono particolarmente ricercati dai collezionisti, tra queste ci sono: le 5 lire dell’anno 1955, le 50 lire del 1958, le 2 lire del 1947, un collezionista può arrivare a pagare queste monete anche 2000 euro. Se, invece, si è in possesso delle 10 lire del 1947 raffiguranti un ramo di ulivo ed un cavallo con le ali, il loro valore è molto più alto, perché possono raggiungere, solo se in buono stato, anche 4000 euro.
Tra le monete dell’euro che hanno un alto valore economico, ci sono: i 2 euro del 2007, raffigurante la moglie del principe Ranieri Grace Kelly. Questa moneta può essere pagata dai collezionisti fino ad un massimo di 2500 euro. Ci sono anche i 2 euro del 2005 coniate dallo Stato del Vaticano, in occasione della Giornata Mondiale delle Gioventù che possono valere all’incirca 200 euro.
Nel 2021, per ringraziare tutto il personale medico, i volontari e tutte le persone che si sono occupate nella “battaglia” contro il Covid-19, saranno coniate delle particolari monete da 2 euro sul quale comparirà una scritta “Grazie”. Non è ancora noto quando si potrà vedere questa moneta in circolazione e quale sarà il suo valore economico, se la si vorrà rivendere in futuro.