Bonus Baby Sitter 2020, cos’è, come richiederlo e quando arriva

Il Bonus Baby Sitter 2020 viene incontro alle esigenze dei genitori che hanno bisogno di assumere qualcuno che stia coi figli durante le loro di lavoro.

I voucher baby sitter sono di un massimo di 1.200 di importo, mentre sono di 2.000 euro per gli operatori del comparto sanità, difesa e soccorso pubblico che lavorano in questo periodo di emergenza Coronavirus.

Il Bonus Baby sitter può essere utilizzato fino al 30 settembre 2020, stesso termine anche il rimborso per l’iscrizione a centri estivi e ai servizi per l’infanzia.

Cos’è il bonus baby sitter 2020

È un bonus pensato come alternativa al congedo parentale straordinario per lavoratori dipendenti e autonomi, compresi quelli iscritti alle casse previdenziali private, che possono usufruirne in caso siano presenti figli fino a un massimo di 12 anni di età. Non sono previsti limiti di età in caso di figli con disabilità.

La sua finalità è quella di coprire una parte delle spese che le famiglie hanno sostenuto durante l’emergenza coronavirus, nel periodo di chiusura delle scuole.

Il bonus riconosciuto deve essere utilizzato tramite Libretto Famiglia INPS, strumento già usato oggi per il pagamento delle prestazioni occasionali dei collaboratori domestici. Invece, il bonus per l’iscrizione ai centri estivi è erogato in modo diretto al richiedente.

Novità bonus baby sitter 2020

Inizialmente il bonus baby sitter previsto era di 600 euro, con l’ultimo decreto Rilancio, il 5 giugno sono divenute operative le nuove disposizioni e il bonus è passato a 1.200 euro e potrà essere utilizzato fino al 30 settembre 2020 anche per altre finalità, quali:

  • l’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia,
  • ai servizi socio educativi territoriali,
  • ai centri con funzione educativa e ricreativa,
  • ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Posso far richiesta coloro che non hanno richiesto il bonus baby sitter introdotto dal decreto Cura Italia e anche chi lo ha ottenuto. Non è comunque possibile superare l’importo massimo previsto.

L’erogazione dell’importo viene fatto dall’INPS in una delle modalità prescelte:

  • Tramite voucher da utilizzare per servizio baby sitting
  • Tramite rimborso per l’iscrizione a centri estivi o servizi educativi per l’infanzia.

Come fare domanda del bonus baby sitter 2020

È possibile fare domanda del bonus baby sitter 2020 in tre modalità, la prima è procedere tramite il sito www.inps.it, andare su Servizi online, poi su Servizi per il cittadino e procedere all’autenticazione con il PIN dispositivo (oppure SPID, CIE, CSN); proseguire sulla voce Domanda di prestazioni a sostegno del reddito e poi su Bonus servizi di baby sitting.

La prima alternativa a questa procedura web è quella di chiamare il Contact Center al numero verde 803.164 gratuito da rete fissa, oppure, lo 06 164.164 da cellulare, il costo dipende dalla propria tariffa telefonica. Infine, l’ultima opzione è quella di rivolgersi ai patronati.

Dopo aver compilato la domanda per il bonus, l’utente ottiene un riepilogo dei dati inseriti in consultazione, dopo aver accettato le condizioni sulla privacy, è possibile salvare e inviare la domanda.   

Nei giorni successivi, sarà possibile entrare nella sezione Consultazione per visualizzare lo stato della domanda, controllare gli aggiornamenti ed eventuali comunicazioni.

L’INPS effettua i controlli della veridicità delle informazioni inserite e in caso di esito positivo, invia il voucher automaticamente sul libretto famiglia.

Ricordiamo che per la definizione dell’istruttoria della domanda, l’utente deve aver convertito il PIN semplificato con il PIN dispositivo.

Come attivare il bonus baby sitter 2020

Dopo aver ottenuto il bonus sul libretto famiglia, i genitori dovranno attivarlo il prima possibile, scegliendo una delle seguenti modalità:

  • Registrarsi sul sito dell’INPS come utilizzatori con le proprie credenziali, nella sezione dedicata alle prestazioni occasionali. Anche la baby sitter deve fare questa procedura e registrarsi come prestatore di servizi occasionali, esercitando l’appropriazione delle somme durante la procudura.
  • Chiamare il contact center INPS e lasciare che sia l’operatore a gestire il tutto, ma sarà necessario avere comunque essere in possesso delle credenziali personali.
  • Andare in un patronato e far gestire tutta la procedura.

È importantissimo compilare correttamente i campi relativi alle modalità di pagamento: utilizzatore e prestatore devono indicare il proprio IBAN, se questo fosse sbagliato, l’INPS non ne sarà responsabile.