Cos’è la dichiarazione di successione? Chi la presenta?

La Dichiarazione di Successione ha l’obiettivo di trasferire i beni del defunto ai suoi eredi, ma come funziona? Chi può presentarla? Approfondiamo l’argomento e scopriamo quali sono le scadenze e le relative sanzioni in caso di ritardo o omissione del pagamento.

Cos’è la dichiarazione di successione?

Con il termine successione si indica il trasferimento dell’intero patrimonio del defunto a tutti i suoi eredi, per farlo, l’Agenzia delle Entrate chiedere il pagamento delle imposte. Con il modello Dichiarazione di Successione, si comunica all’ADE l’asse ereditario, ovvero, tutti i beni che entrano in eredità su cui poi calcolare e pagare le imposte.

La dichiarazione di successione può essere presentata da uno dei seguenti soggetti: eredi chiamati all’eredità, i legatari (soggetti inseriti nel testamento) o i loro rappresentanti legali, a meno che non abbiano espressamente rinunciato all’eredità, in quel caso l’obbligo decade.

Ancora, devono presentarla gli amministratori di eredità, i curatori delle eredità giacenti o anche l’esecutore testamentario, ovvero, una persona di fiducia a cui il defunto ha dato l’incarico di eseguire le ultime volontà scritte nel testamento. Se ci sono più persone che hanno l’obbligo della presentazione, può farlo solo una di esse.

In caso si può anche incaricare un professionista per la stesura della Dichiarazione che può essere un avvocato, un geometra, un commercialista, un ragioniere, un ingegnere, un consulente del lavoro, un perito, un caf, il patronato, ect….

Nel caso in cui l’eredità viene devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta (padre, figlio, nonno, nipote), e il valore dei beni in eredità non supera i 100.000 euro e il De Cuius non possedeva bene immobili o diritti reali immobiliari, la Dichiarazione non è obbligatoria.

 La dichiarazione di successione si presenta sia quando si tratta di un passaggio di beni in assenza delle volontà del De Cuius, che sia in presenza di un testamento.

Come presentare la Dichiarazione di Successione

È possibile compilare in prima persona la Dichiarazione di Successione scaricando il modello dal sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure, ritirando presso qualsiasi loro ufficio.

Nella Dichiarazione bisogna indicare:

  • Dati del defunto
  • Albero genealogico del defunto per individuare gli eredi;
  • Dati degli eredi e la relazione di parentela
  • Gli immobili che si trasferiscono (individuazione tramite estremi catastali)
  • Azioni in borsa, titoli e le aziende del De cuius
  • Donazioni del De cuius fatte in vita
  • Eventuali debiti

Dove presentare la Dichiarazione di successione

Bisogna presentare la Dichiarazione di Successione presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di competenza in relazione all’ultima residenza nota del defunto, oppure inviarla tramite Raccomandata in più copie: una per l’ADE, una per ogni Comune in cui sono ubicati gli immobili che cadono in successione, una copia in bollo per ogni istituto di credito con cui il defunto aveva rapporti finanziari.

A partire dal 2019 la successione può essere depositata solo in via telematica. In contemporanea è possibile anche inviare la voltura del catasto o presentarla entro 30 giorni per cambiare intestatari di tutti gli immobili tramite voltura catastale.

Cosa succede se non si presenta la Dichiarazione di Successione nei termini stabiliti dalla legge?

Lo Stato è molto comprensivo a riguardo e in caso di ritardo si incorre in sanzioni molto irrisorie. Il termine massimo entro cui bisogna presentare la Dichiarazione di Successione sono 12 mesi, partendo dalla data di apertura della Successione (data di morte).

Nel caso si faccia ritardo, bisognerà utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso e della Dichiarazione tardiva e, si dovranno pagare degli interessi rapportati ai giorni di ritardo rispetto alla data di scadenza, solitamente si tratta di decine di euro.

Se ci sono mancanze o errori, è possibile depositare un nuovo modello 4 per integrazione, sostituzione o modifica dei dati.