Il rapido incremento dei positivi al Covid-19 ha portato l’esecutivo ad accellerare le misure per rallentare la pressione delle strutture ospedaliere. L’arrivo di temperature rigide e l’efficacia dei vaccini inoculati durante gli scorsi mesi che tende a scemare sensibilmente con il passare del tempo ha reso necessaria lo sviluppo del Super Green Pass.
Super Green Pass, cos’è e come averlo
Il chiacchieratissimo Green Pass non è più sufficiente per garantire una percentuale di contagio ridotta: inserito in un apposito decreto del 26 novembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, attivo a partire dalla giornata di lunedì 6 dicembre fino al 15 gennaio 2021, il Super Green Pass è una versione “aggiornata” del certificato verde e risulta indispensabile per recarsi in
Per chi ha effettuato 1 o 2 dosi di vaccinazione oppure risulta guarito dal Covid, non dovrà scaricare una nuova certificazione: il codice Qr risulta essere il medesimo del Green Pass, classico, anche se la validità di entrambi è stata ridotta da 12 a 9 mesi.
Il Super Green Pass è precluso per chi ha non ha effettuato vaccinazione e non risulta guarito dal covid: a differenza di quello “base”, non è più sufficiente aver effettuato di recente un tampone negativo, che sia esso antigenico o molecolare.
Dove serve
Il Super Green Pass è indispensabile per recarsi in luoghi come bar e ristoranti al chiuso, stadi, discoteche e feste ma anche attività ricreative all’aperto nelle località in zona arancione.
Per quanto riguarda circoli sportivi, palestre e piscine è indispensabile per le zone arancioni, mentre per gialla e bianca è sufficiente quello “base”.
Dal punto di vista professionale il personale amministrativo della sanità, i militari, docenti e personale delle scuole, oltre ad ogni forza di polizia dovrà essere in possesso della Super certificazione verde
Sui mezzi pubblici resta obbligatorio solo il green pass base, nella fattispecie pere autobus, metro, tram, traghetti, vaporetti e treni locali. Nessun vincolo per i taxi.